Il complesso edilizio

IL COMPLESSO EDILIZIO

Il complesso edilizio di cui fanno parte il B&B "Antica Villa" e "Oasi Ottocento"

Il complesso edilizio dei due B&B, costruito nella seconda metà dell’ottocento, è perimetrato da un alta e ampia cinta muraria ed è caratterizzato dalla sua ubicazione, forse unica a Quartu, per essere prospiciente su tre lati di strada, Via Garibaldi a fronte e lateralmente a due vicoli, (vico 1° e vico 2° Garibaldi), oltre che essere compreso fra un vasto giardino alberato  a fronte  e un cortile sul retro destinato a parcheggio.

Il complesso edilizio, alla via Garibaldi, col suo ingresso centrale, la cinta muraria e il suo prospetto, complessivamente si presenta all’attento osservatore con forme e architetture tipiche del cosiddetto "palazzotto  ottocentesco"  e si caratterizza inoltre per il lungo loggiato con  cinque archi a tre centri e  per la  cisterna a forma di ampolla, profonda  5,5 m e larga 3,3 m, collegata con canalizzazioni ai tetti per permetterne il riempimento e costituire così, una preziosa riserva d’acqua piovana.

La sua architettura richiama lo stile neoclassico, che trova espressione nei cornicioni di coronamento, nelle cimase, nei timpani, nelle lesene e in altri vari elementi di decoro .

Altro elemento di connotazione sono i suoi due cortili: uno prospiciente la via Garibaldi, di aspetto signorile nel giardino e nelle proiezioni del palazzotto ed uno rustico sul retro del caseggiato.

La struttura già dal primo impatto può offrire all’ospite un tuffo nel passato con l’osservazione della casa e delle sue peculiarità costruttive: murature in blocchi di "ladiri" spesse anche 65cm (ricavate da un impasto di fango, argilla e paglia), conosciute in tutto il mondo col nome di "adobe" che ha l’importante peculiarità, di permettere il mantenimento del calore durante l'inverno e smaltirlo all’esterno durante l'estate, coadiuvate in questo anche dagli intonaci e pitture a calce, che nel loro insieme  respirano come un "organismo vivente".

Queste caratteristiche costituiscono elemento di maggior vivibilità degli ambienti che il visitatore può avvertire da subito con una sensazione di benessere nella respirazione finalmente non asfittica e lontana dalle dimensioni "cubiche" ed opprimenti di certi  fabbricati odierni in cemento armato, rifiniti spesso con materiali sintetici.

Le scelte costruttive intraprese dai nostri avi a Quartu, dettate perlopiù da ragioni economiche (si costruiva con i materiali immediatamente a portata di mano, terra, argilla e paglia in questo caso), hanno anche caratterizzato dal punto di vista urbano la nostra città, fino al periodo pre bellico, prevaleva infatti nella tipologia delle case quartesi, quella cosiddetta "Campidanese",costruita con murature in ladiri, orientata a meridione, con loggiati aperti che raramente si sviluppava su due piani. 

Il nostro fabbricato è stato recentemente restaurato secondo le prescrizioni della Soprintendenza  ed è sottoposto ai vincoli della stessa. 

Tutto il lavoro di restauro del fabbricato è stato svolto sempre con ammirazione e rispetto 

dell’umana fatica artigianale del passato, che si legge ancora nelle opere realizzate, dove la mano dell’uomo ha plasmato la materia prima con immani fatiche e sacrifici, donandole una vera anima. 

Così possiamo osservare le campionature dei materiali da costruzione utilizzati per realizzare la casa, come mattoni sardi, i blocchi in ladiri, tegole, cementine artigianali con preziosi decori e legni di orditura dei tetti in ginepro.

Una particolare attenzione meritano diversi infissi interni con le loro cembrane monumentali sormontate da cimase, la cui realizzazione risale alla seconda metà dell’ottocento, che rivivono oggi una seconda vita dopo sapiente restauro.

Saremo lieti della  vostra presenza e del vostro apprezzamento.

UN PO' DI STORIA

Un po’ di storia dell’immobile

L’immobile si affaccia alla via Garibaldi, già "S’Arruga de Sant’Efisi", che perimetra a settentrione un grande isolato, il cosiddetto "Fuso di Cepola", racchiuso fra la via XX Settembre e la via Garibaldi, che costituisce l’originario impianto urbanistico di Quartu Sant’Elena, risalente ad epoca romana.

Nel corso dell'ottocento, in questo isolato, furono costruite diverse abitazioni di dimensioni molto vaste, alcune delle quali si estendevano dalla via Garibaldi sino alla via XX Settembre; erano abitate da diverse famiglie nobili, tra cui i Cortese, i Melis e da facoltosi possidenti e commercianti. Alcuni membri di queste facoltose famiglie, oltre che accudire alle loro proprietà o alla professione, furono impegnati anche nella pubblica amministrazione.

In una casa di via Garibaldi sul lato destro subito dopo il vico 2°Garibaldi, nacque Virgilio Angioni, illuminato sacerdote, che si distinse in campo sociale e religioso https://it.wikipedia.org/wiki/Virgilio_Angioni

Anche le case che ospitano il  B&B "Oasi Ottocento" e il B&B "Antica villa", facenti  parte di un complesso edilizio costruito nella seconda metà dell’ottocento appartenne ad una famiglia nobile:  I Canelles.

L’ immobile, ai tempi, col suo ingresso centrale, la cinta muraria e il suo prospetto, ricchi di sapiente architettura e il suo giardino signorile, appariva al viandante, quasi come un incanto, soprattutto quando dai loggiati della casa si diffondevano le musiche e i ritmi dei balli che i nobili Canelles, erano soliti organizzare. 

"Si racconta, che Don Pietro Canelles fosse molto ricco, grande proprietario terriero e di altri immobili, ma troppo avvezzo ai divertimenti, viaggi e vita mondana in genere.

Forse, in seguito anche a qualche affare andato male, si trovò improvvisamente in ristrettezze economiche.

Fu allora che la sorella Donna Clelia e consorte, decisero di rompere i rapporti con lui, confinandolo nella parte più rustica della casa, apponendo sulla  porta verso l’andito, un robusto chiavistello per bloccarne l’apertura e separare la casa; ancora oggi sono visibili degli incavi sul legno di quella porta, oggi restaurata, provocati  da questo sistema di chiusura. 

Don Pietro, fu presto costretto a mettere in vendita la casa anche per riparare i debiti contratti.    

Nel 1905 il complesso edilizio   fu acquistato dai fratelli Angelo e Francesco Puddu e attualmente la casa è degli eredi Puddu.

Nell’atto di acquisto, in possesso degli eredi Puddu si evince che il fabbricato constava di una parte civile ed una parte rustica.

La parte civile era articolata su due piani:

il piano terra, con accesso centrale dalla via Garibaldi al cortile e dal vico 2° Garibaldi direttamente alla casa e il piano alto con accesso dal vico 1° Garibaldi.

La parte rustica della casa era accessibile dal vico 2° Garibaldi attraverso il portale principale  e dal vico 1° Garibaldi con accesso da un portale minore.

Dal portale principale, attraverso il suo portico, transitavano verso il cortile rustico in terra battuta, i carri carichi di uve o altri prodotti della terra, per poi essere scaricati in un grande magazzino, con tetto a quattro falde che chiudeva a settentrione il lotto. 

Il magazzino fino al periodo bellico era destinato alla lavorazione delle uve, alla conservazione e alla commercializzazione del vino. 

Una stalla semiaperta con tettoia, destinata al ricovero degli animali da soma, si trovava nella parte a ponente del cortile, adiacente il magazzino.

Nello stesso cortile, in posizione quasi baricentrica, si trovava il pozzo di approvvigionamento dell’acqua.

Nel periodo bellico, in seguito ad uno spezzonamento, il magazzino venne fortemente danneggiato tanto che successivamente crollò.

L’immobile, subito dopo l’acquisto dai Canelles da parte dei fratelli Puddu, ha subito il frazionamento della abitazione al piano terra  per ricavare due unità immobiliari, comportando anche la costruzione di un muro divisorio nel cortile prospiciente la via Garibaldi, la chiusura dell’ingresso centrale originario e l’apertura di due ingressi indipendenti a servizio delle due unità immobiliari .

Questo stravolse l’originaria armonia costruttiva dell’intero complesso immobiliare, per non parlare poi delle orride superfetazioni realizzate al piano primo, anche lì per ricavarne due unità immobiliari, modifiche quest’ultime eseguite nel dopoguerra e dettate soprattutto dalla  necessità di ricavarne un qualche reddito.

Inutile dire che il fabbricato ha subito, soprattutto dal periodo bellico in poi, un degrado dovuto all’incuria nella manutenzione per mancanza di risorse. 

Per chi volesse approfondire questo aspetto, potrà consultare un’ampia documentazione fotografica del "prima della cura". 

Gli attuali proprietari, i  fratelli Puddu, figli di Ugo fu Francesco, intorno all’anno 1995, decisero, in accordo con i genitori, di affrontare il restauro dell’immobile, cercando di riportarlo per quanto possibile alla sua connotazione originaria.

GALLERIA

 

B&B Antica Villa

 

Si può accedere sia dal cancello d’ingresso condominiale della via Garibaldi al civico 42 A/B, che dal portoncino d’ingresso del Vico 1° Garibaldi al civico 42 e, se dotati di automezzo, dal portone condominiale dello stesso vicolo al civico 38. 

Le camere che vi ospiteranno sono due, denominate "Linda" e "Delia", arredate rispettivamente con mobili in stile anni quaranta e sessanta in legno, sapientemente restaurati.

L’arredamento comprende per ogni stanza, un letto matrimoniale due comodini, un comò e un armadio.

Ad ogni camera è assegnato un bagno ad uso esclusivo comprendente wc, bidet, lavabo e doccia  e le stesse sono dotate di asciugacapelli e asciuga salviette.

Gli altri spazi sono:

  • l’ingresso, dove è situata la reception;
  • il loggiato, caratterizzato da ampie vetrate con vista sul giardino alberato è arredato con una preziosa consolle fine ottocento ed un tavolo e sedie Chippendale anni 40, in cui verrà servita la colazione, che potrà essere consumata anche in cucina, nel tinello annesso o all’aperto sui tavoli del giardino;
  • l'ampio giardino alberato del cortile antistante l’immobile, comune anche al B&B "Oasi Ottocento" è perimetrato da camminamenti e si trovano anche spazi a prato verde, corredati di apposite sdraie, che si prestano anche come "solarium"; sono presenti anche delle aree a piazzola con panchine e fontanella all’ombra degli spazi alberati, in cui poter trascorrere momenti di relax;
  • lo spazio retrostante il fabbricato, avente in passato una connotazione tipicamente rurale, costituito da un ampio cortile, è adibito oggi a parcheggio auto, moto e biciclette, comune ai due B&B; anche qui  è compresa una zona relax con panchine in pietra e sedute in  legno di ginepro con  fontanella, perimetrati da aiuole alberate e da camminamenti.

Le parti deL B&B ad uso esclusivo della residenza sono completamente indipendenti.

L’ospite, come dice la tradizione, è sempre il benvenuto tra noi e sarà nostra cura accoglierlo come un caro amico col quale scambiare conoscenze, esperienze culturali, di viaggi e di luoghi per arricchirsi vicendevolmente.

Beni beniusu! Benvenuti, bienvenue, welcome, bienvenida, willkommen…

B&B Oasi Ottocento

 

Si può accedere sia dal cancello d’ingresso condominiale della via Garibaldi al civico 42/B, che dal portoncino d’ingresso del Vico 2° Garibaldi al civico 44 e, se dotati di automezzo,  dall’accesso carraio del Vico 1° Garibaldi al civico 38. 

Le camere disponibili sono tre , la prima, denominata "Delle rose", è arredata con un letto matrimoniale più un letto singolo, due comodini in ferro battuto ed un armadio inizi novecento in legno massello, perfettamente restaurato; la seconda  denominata "Dei gigli" è arredata con un letto singolo, un comodino in ferro battuto ed un armadio in legno massello; la terza camera, denominata "Del giardino "è arredata con un letto matrimoniale, due comodini ed un armadio in legno, finemente decorati a mano, il bagno è nella stessa camera; i bagni delle  tre camere  sono ad uso  esclusivo  e  comprendono: wc, bidet, lavabo, doccia e sono dotati di asciugacapelli e scaldasalviette.

Gli altri spazi sono:

  • l’ingresso, dove è situata la reception;
  • il loggiato, caratterizzato da ampie vetrate con vista sul giardino alberato e arredato con un mobile  e un tavolo  in legno fine ottocento in cui verrà servita la colazione, che potrà essere consumata anche in cucina o all’aperto sui tavoli del giardino;
  • Nella casa è visitabile anche un mini spazio museale, dove poter ammirare alle pareti alcuni preziosi elementi de "su strexiu de fenu" (stoviglie di fieno) o meglio cestineria di fieno (non vi era sposa in Sardegna che non avesse nel corredo nuziale is pallineddas, sa crobi, sa crobedda, su ciulliru, su coffinu);

- l'ampio giardino alberato del cortile antistante l’immobile, comune anche al B&B "Antica Villa" è  perimetrato  da camminamenti e si trovano anche  spazi a prato verde, corredati di apposite sdraie, che si prestano anche come "solarium".

Sono presenti anche delle aree a piazzola con panchine e fontanella all’ ombra degli spazi alberati, in cui poter trascorrere momenti di relax;

-lo spazio retrostante il fabbricato, avente in passato una connotazione tipicamente  rurale, costituito da un ampio  cortile, adibito oggi a parcheggio auto, moto e biciclette, comune ai due B&B; anche qui  è compresa una zona relax con panchine in pietra e sedute in  legno di ginepro con  fontanella, perimetrati da aiuole alberate e da camminamenti.

Gli spazi all’aperto sono accessibili anche ai disabili, quelli interni sono anch’essi accessibili ai disabili  purchè accompagnati, in quanto alcune porte essendo una casa storica, sono a due ante che devono essere aperte per il passaggio della carrozzina. 

Sul cortile retrostante, a ponente c’è un porticato coperto con orditura in travi di ginepro e incannicciato di sostegno della copertura in tegole sarde; questo spazio, dovrà accogliere due moto d’epoca: una MM 250 cc, del 1951 e una Moto Morini 3 ½ Sport del 1980, bisognose di un restauro conservativo, piccoli gioielli  che suscitano vivo interesse  per amatori ed intenditori motociclisti. 

Le parti del B&B ad uso esclusivo della residenza sono completamente indipendenti.

L’ospite, come dice la tradizione, è sempre il benvenuto tra noi e sarà nostra cura accoglierlo come un caro amico col quale scambiare conoscenze, esperienze culturali, di viaggi e di luoghi per arricchirsi vicendevolmente.

Sarà un’occasione per conoscere le nostre ricchezze ambientali, le nostre tradizioni e la nostra cultura; a questo scopo sono a disposizione alcuni testi che sono pietre miliari per la conoscenza della nostra isola dal punto di vista storico, geografico, archeologico e culturale, come ad esempio i tre volumi del "Viaggio in Sardegna" del Generale Alberto Ferrero Conte De La Marmora, i due volumi di Colomo e Ticca  "Sardegna da salvare", un volume dedicato al Parco di Molentargius, il volumetto del Touring Club Italiano sulla Sardegna, oltre altri testi e riviste dedicati, da consultare nella nostra raccolta. 

Beni beniusu! Benvenuti, bienvenue, welcome, bienvenida, willkommen…

 

Si può accedere sia dal cancello d’ingresso condominiale della via Garibaldi al civico 42/B, che dal portoncino d’ingresso del Vico 2° Garibaldi al civico 44 e, se dotati di automezzo,  dall’accesso carraio del Vico 1° Garibaldi al civico 38. 

Le camere disponibili sono tre , la prima, denominata "Delle rose", è arredata con un letto matrimoniale più un letto singolo, due comodini in ferro battuto ed un armadio inizi novecento in legno massello, perfettamente restaurato; la seconda  denominata "Dei gigli" è arredata con un letto singolo, un comodino in ferro battuto ed un armadio in legno massello; la terza camera, denominata "Del giardino "è arredata con un letto matrimoniale, due comodini ed un armadio in legno, finemente decorati a mano e il bagno è in camera; i bagni delle  tre camere  sono ad uso  esclusivo  e  comprendono: wc, bidet, lavabo, doccia e sono dotati di asciugacapelli e scaldasalviette.

Gli altri spazi sono:

  • l’ingresso, dove è situata la reception;
  • il loggiato, caratterizzato da ampie vetrate con vista sul giardino alberato e arredato con un mobile  e un tavolo  in legno fine ottocento in cui verrà servita la colazione, che potrà essere consumata anche in cucina o all’aperto sui tavoli del giardino;
  • Nella casa è visitabile anche un mini spazio museale, dove poter ammirare alle pareti alcuni preziosi elementi de "su strexiu de fenu" (stoviglie di fieno) o meglio cestineria di fieno (non vi era sposa in Sardegna che non avesse nel corredo nuziale is pallineddas, sa crobi, sa crobedda, su ciulliru, su coffinu);

- l'ampio giardino alberato del cortile antistante l’immobile, comune anche al B&B "Antica Villa" è  perimetrato  da camminamenti e si trovano anche  spazi a prato verde, corredati di apposite sdraie, che si prestano anche come "solarium".

Sono presenti anche delle aree a piazzola con panchine e fontanella all’ ombra degli spazi alberati, in cui poter trascorrere momenti di relax;

-lo spazio retrostante il fabbricato, avente in passato una connotazione tipicamente  rurale, costituito da un ampio  cortile, adibito oggi a parcheggio auto, moto e biciclette, comune ai due B&B; anche qui  è compresa una zona relax con panchine in pietra e sedute in  legno di ginepro con  fontanella, perimetrati da aiuole alberate e da camminamenti.

Gli spazi all’aperto sono accessibili anche ai disabili, quelli interni sono anch’essi accessibili ai disabili  purchè accompagnati, in quanto alcune porte essendo una casa storica, sono a due ante che devono essere aperte per il passaggio della carrozzina. 

Sul cortile retrostante, a ponente c’è un porticato coperto con orditura in travi di ginepro e incannicciato di sostegno della copertura in tegole sarde; questo spazio, dovrà accogliere due moto d’epoca: una MM 250 cc, del 1951 e una Moto Morini 3 ½ Sport del 1980, bisognose di un restauro conservativo, piccoli gioielli  che suscitano vivo interesse  per amatori ed intenditori motociclisti. 

Le parti del B&B ad uso esclusivo della residenza sono completamente indipendenti.

L’ospite, come dice la tradizione, è sempre il benvenuto tra noi e sarà nostra cura accoglierlo come un caro amico col quale scambiare conoscenze, esperienze culturali, di viaggi e di luoghi per arricchirsi vicendevolmente.

Sarà un’occasione per conoscere le nostre ricchezze ambientali, le nostre tradizioni e la nostra cultura; a questo scopo sono a disposizione alcuni testi che sono pietre miliari per la conoscenza della nostra isola dal punto di vista storico, geografico, archeologico e culturale, come ad esempio i tre volumi del "Viaggio in Sardegna" del Generale Alberto Ferrero Conte De La Marmora, i due volumi di Colomo e Ticca  "Sardegna da salvare", un volume dedicato al Parco di Molentargius, il volumetto del Touring Club Italiano sulla Sardegna, oltre altri testi e riviste dedicati, da consultare nella nostra raccolta. 

Beni beniusu! Benvenuti, bienvenue, welcome, bienvenida, willkommen…